• La Casa Alpina di Bessen Haut iniziò la sua attività nel 1959 con il nome di Ca’ Nostra;

      nel 1963 prese il nome di Casa Alpina “Giovanni XXIII” in ricordo del “Papa buono”: a gestirla erano i giovani dell’Azione Cattolica, guidati fino al 1989 dal loro Assistente diocesano don Oreste Cantore; in seguito alla sua guida succedettero gli Assistenti di A.C. don Pierluigi Cordola e don Ettore De Faveri.

  • Nel 1981 la responsabilità della Casa, su iniziativa della Curia di Susa, passò a laici, coadiuvati via via per la parte spirituale dai sacerdoti don Gian Piero Piardi, don Aldo Rossignolo, don Fedele Villa.

  • Lo stabile fin dall’inizio era stato preso in affitto da parte dell’Opera Diocesana per la Preservazione della Fede con un contratto venticinquennale. Alla scadenza di quest’ultimo si impose la scelta tra l’acquisto della struttura e la cessazione dell’attività.

Gli amici della Casa Alpina erano per l’acquisto e su questa linea si indirizzò anche l’Opera Diocesana che nel 1986 provvide ad avviare le trattative per l’acquisto dell’immobile, pratica conclusasi il 27/7/1988. Al pagamento contribuirono, tramite offerte ed autotassazioni, gli amici della Casa Alpina coprendo i 5/7 dell’importo totale; dei rimanenti 2/7 si fece carico l’Opera Diocesana.


Perchè tutto questo?

Nel 1987, per poter proseguire l’attività, si rese necessaria la costituzione di un Circolo avente veste legale – tuttora in vita - denominato “Circolo Interparrocchiale Casa Alpina Giovanni XXIII”, esso non ha scopo di lucro, è apolitico e si basa sul volontariato;  pur essendo gestito da laici prevede nel suo interno la figura del sacerdote per la guida spirituale (Consulente ecclesiastico), si susseguirono in questo incarico don Oreste Cantore, don Gian Piero Piardi, don Alfonso Vindrola – che ricoprivano anche la figura del presidenti - e attualmente la guida spirituale è affidata a don Giorgio Nervo.


  • La Casa subì una grande ristrutturazione negli anni 1988-89, cui seguirono altri interventi migliorativi: recupero del fabbricato adiacente, rifacimento della cucina, sostituzione arredi camere, nuovo impianto fognario collegato al depuratore della borgata, ottimizzazione dell’area esterna (costruzione parcheggio, area attrezzata e campi da gioco); e la ristrutturazione della casetta situata sopra il salone bar per ricavarne un ufficio ed una nuova camera e portare così i posti letto a 72. Queste opere sono state rese possibili grazie: a due finanziamenti a fondo capitale erogati dalla Regione (rispettivamente di 135.000.000 di £ e di 33.447 €), ai modesti utili della gestione e soprattutto alle offerte di amici ed al lavoro di infaticabili volontari.

  • Le grandi nevicate del dicembre 2008 hanno causato una valanga che ha danneggiato gravemente il campo sportivo e l’area attrezzata a giochi. L’entità dei danni è stata consistente. Ma l’impegno dei volontari e degli amici muratori e fabbri hanno fatto sì che per l’inizio dell’attività estiva tutto fosse ripristinato.

  • Nel 2009 è stato anche rifatto il Pilone votivo, dedicato alla Beata Vergine della Consolata (era prevista una manutenzione, ma la valanga lo ha completamente distrutto). Si è voluto intraprendere quest’opera come ringraziamento alla Madonna che ha vegliato sulla Casa Alpina nei suoi 50 anni di vita.
  • Per facilitare la gestione della Casa Alpina, si è provveduto a ristrutturare un rustico (acquistato in precedenza) a Chiusa di San Michele, in via Roma 42; terminato nella primavera 2010, esso servirà come garage per il furgone, a pian terreno, e come archivio e sede amministrativa al pimo piano.


E’ sempre valida la risposta che don Cantore diede in un’intervista a La Valsusa nel 1989, in occasione dei lavori di ristrutturazione della Casa Alpina:

Non avremmo fatto così grandi sforzi se non avessimo la certezza della validità di questo modo di vivere e di essere cristiani. Il nostro unico scopo è quello di avere una Casa che sia veramente di tutti e particolarmente dei giovani. ...abbiamo una grande fiducia nella Provvidenza e perciò siamo sereni; abbiamo anche la certezza della benedizione di Papa Giovanni, questo Papa buono che ha amato ed ha insegnato l’amore”.

La Casa Alpina è un grande strumento di pastorale, tutte le Case Alpine lo sono. La finalità più grande è quella di fare degli autentici cristiani, se noi non credessimo in questo scopo potremmo senz’altro lasciar perdere, ma noi siamo certi che partecipare alla Casa Alpina, in qualunque veste, serve a farci diventare più cristiani.

...Mi capita spesso di incontrare delle persone che mi fermano, mi salutano, ricordano i soggiorni a Casa Alpina: questo vuol dire che la Casa ha dato qualcosa, oltre alle buone minestre e pietanze; ha dato, per mezzo di Cristo e della Madonna, tante grazie spirituali. Il Signore ha sempre voluto bene alla Casa Alpina e sono certo che i nostri sforzi che, a parere di qualcuno, potrebbero anche sembrare assurdi, sono indirizzati verso un buon fine”.


La finalità della Casa Alpina in questi 60 anni di attività non è mai mutata: nessuna motivazione esclusivamente umana, ma tutte anche di carattere formativo e spirituale. In primo luogo l’accoglienza di tutti, poi la preghiera; subito dopo, per i ragazzi il gioco, per i giovani e le famiglie lo svago; quindi la condivisione di alcuni servizi necessari alla buona riuscita della vacanze.


La Casa Alpina di Bessen Haut iniziò la sua attività nel 1959 con il nome di “Ca’ Nostra”; nel 1963 prese il nome di “Casa Alpina Giovanni XXIII” in ricordo del “Papa buono”: a gestirla erano i giovani dell’Azione Cattolica, guidati fino al 1989 dall’ Assistente diocesano don Oreste Cantore.
Ecco le principali tappe di questo cammino:
1987 - costituzione Circolo Interparrocchiale
1988 - acquisto stabile
1989 - ristrutturazione stabile
1990 - ripresa attività
1993 - ristrutturazione cantine e sala gruppi
1997 - adeguamento cucina
1999 – nuovi arredi camere
2000 – allacciamento fognature al depuratore
2002 – costruzione posteggio, area attrezzata e campo sportivo
2003 – ristrutturazione casetta: nuova camera e ufficio
2005 – risanamento refettorio e nuovi arredi
2007 – costruzione intercapedine cucina
2008 – sistemazione piazzali esterni e rivestimento in pietra delle scale esterne
dicembre 2008 - la valanga
Giugno 2009 – l’impegno dei volontari e degli amici muratori e fabbri, hanno fatto in modo che per l’inizio dell’attività estiva tutto fosse ripristinato.
Settembre 2009 – è stato rifatto il Pilone votivo, dedicato alla Beata Vergine Consolata.
2009/2010 – per facilitare la gestione della Casa Alpina, si è ristrutturato un rustico a Chiusa S. Michele; servirà come garage, archivio e sede amministrativa.
2012 - molte energie sono state spese per risanare e ristrutturare il salone per renderlo più confortevole. Il salone viene usato principalmente per trascorrervi le serate, fare incontri di studio o di formazione, è il locale abituale per giochi interni.
2014 – Costruzione tettoia e consolidamento muri antistanti le terrazze.
2016 – Acquisto nuova area parcheggio, Coibentazione solaio.
2013/2017 – Nuova centrale termica.
2017 – Installazione pannelli solari.
2018 – Rivestimento in pietra muro antistante le terrazze, staccionata sul nuovo posteggio.


Consiglio direttivo

CONSIGLIO DIRETTIVO Triennio 2020 – 2023

 

Presidente        Alberto BORELLO

Vice Presidente  Renzo RICCHIARDONE,

Tesoriere             Elena BONELLI,

Segretario             Antonio MUNARETTI;

Consigliere          Alessandro AIMASSO,

Consigliere          Alessandro CANTORE,

Consigliere          Andrea BORGESA,

Consigliere          Luca ROLANDO,

Consigliere          Samuele PEROTTINIO.

Revisori dei conti Filippo PIGNONE,

Revisori dei conti Elisabetta RE,

Revisori dei conti Giuseppe REMOLIF.

 

Assistente Ecclesiale don Antonello TACCORI.

 

Rappresentante degli Scout zona Susa Eleonora MARCHIONI

Rappresentante dell’Azione Cattolica Diocesana Rosanna BONAUDO (ad interim).


Pro Bessen Haut - Sant'Antonino di Susa


Don Cantore Preghiere in poesia

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